
Recentemente, l'ufficio legislativo del Ministero del Turismo ha presentato una bozza di proposta di legge volta a regolamentare in modo più rigoroso il mercato degli affitti brevi. Questa iniziativa è stata ispirata anche dalle richieste di alcune amministrazioni, tra cui quella di Milano.
La proposta di legge in questione ha due obiettivi principali: stabilire norme uniformi a livello nazionale e contrastare l'abusivismo nel settore degli affitti brevi.
Il provvedimento è il risultato di un dialogo con associazioni di categoria, associazioni di inquilini, regioni e sindaci delle città metropolitane, al fine di formulare una proposta condivisa. La proposta tiene conto di diversi aspetti, tra cui l'importanza di avere impianti a norma e di rispettare le norme antincendio, simili a quelle richieste per le strutture alberghiere.
Le principali novità del regolamento sugli affitti brevi includono:
1. Sanzioni più elevate: Le sanzioni per chi affitta una casa per una sola notte possono arrivare fino a 5000 euro, al fine di scoraggiare la pratica degli affitti brevi estremamente brevi.
2. Durata minima del soggiorno: In alcune zone territoriali di particolare pregio storico, artistico o ambientale, il soggiorno minimo non può essere inferiore a due notti, promuovendo così soggiorni più prolungati in queste aree.
3. Codice Identificativo Nazionale (CIN): Viene introdotto l'obbligo di un CIN, un codice identificativo nazionale collegato all'immobile. Questo codice deve essere visualizzato su piattaforme online, canali di promozione e fisicamente all'ingresso del palazzo. La mancata richiesta o esposizione del CIN può comportare sanzioni da 500 a 5000 euro, oltre alla rimozione dell'annuncio.
4. Limite sul numero di appartamenti: Il numero massimo di appartamenti di proprietà dello stesso individuo che possono essere affittati a breve termine sul territorio nazionale è ridotto da 4 a 2. Oltre questa soglia, i proprietari sono tenuti ad aprire una partita IVA e ad iscriversi al registro delle imprese.
La proposta di legge mira a garantire una maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore degli affitti brevi, offrendo al contempo protezione agli inquilini e ai vicini di casa. È importante monitorare l'evoluzione di questa proposta di legge poiché potrebbe avere un impatto significativo sul mercato degli affitti brevi in Italia.
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