Spese di conduzione e spese di proprietà: chi paga cosa in condominio?
Quando si vive in condominio o si possiede un
immobile a reddito (ad esempio affittato), uno dei dubbi più frequenti riguarda proprio la suddivisione delle spese: chi deve pagare cosa tra proprietario e inquilino?
Per rispondere correttamente bisogna distinguere tra spese di conduzione e spese di proprietà, due voci ben precise nel bilancio condominiale.
🔹 Cosa sono le spese di conduzione?
Le spese di conduzione sono quelle relative all’uso e alla gestione ordinaria dei servizi comuni. Rientrano in questa categoria:
- Pulizia e illuminazione delle parti comuni (scale, cortile, ingresso).
- Consumo di acqua e riscaldamento centralizzato (se presenti).
- Manutenzione ordinaria dell’ascensore.
- Manutenzione ordinaria degli impianti comuni (citofono, cancello automatico, antenna TV).
- Piccole riparazioni di routine.
👉 Chi le paga?
Queste spese spettano all’inquilino, perché legate all’uso quotidiano e al beneficio diretto degli spazi e dei servizi.
🔹 Cosa sono le spese di proprietà?
Le spese di proprietà riguardano invece la conservazione e il valore dell’immobile nel tempo. Parliamo quindi di:
- Manutenzione straordinaria delle parti comuni (rifacimento tetto, facciate, balconi aggettanti).
- Sostituzione o adeguamento normativo degli impianti comuni.
- Spese per interventi strutturali.
- Compensi straordinari per l’amministratore (se previsti).
- Fondo cassa straordinario.
👉 Chi le
paga?
Queste spese spettano sempre al proprietario, perché sono legate alla tutela e valorizzazione del bene.
📝 Attenzione al contratto di locazione
Ricorda che il contratto d’affitto può prevedere alcune specifiche diverse, ma in linea generale queste sono le regole di base, confermate anche dalla tabella ministeriale allegata ai contratti tipo.
In caso di dubbi, è sempre utile confrontarsi con l’amministratore di condominio e consultare le tabelle millesimali e i verbali assembleari, che riportano nel dettaglio le ripartizioni approvate.
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